La volta scorsa abbiamo definito lo schema della nostra architettura, da qui ripartiamo ed iniziamo a configurare l'ambiente.
Simone
I'm very passionate about technology and achieving excellent results has always been my top priority, whilst remaining up-to-date with the state of the art being my personal tool to be a step ahead.
Nella scorsa "puntata" abbiamo visto come possiamo implementare la soluzione, proseguiamo quindi con la pratica ⌨️
Configurazione IP di base
Iniziamo quindi configurando le varie PtP:
Verifichiamo la connettività:
Ultimiamo la configurazione, aggiungendo le loopback, relativi IP ed, infine, configurando OSPF:
Per portarci avanti, abbiamo già abilitato RSVP-TE sulle rilevanti interfacce, con il comando /mpls traffic-eng interface add [...] La configurazione di OSPF è molto basica, utilizziamo la sola area backbone e, per comodità, aggiungiamo come network l'intera /24. L'unica accortezza riguarda le interfacce, le dichiariamo tutte quante passive di default ed abilitiamo solo quelle che ci interessano. Questa è in generale una best practice, che andrebbe sempre applicata 😉
A questo punto verifichiamo che ci siano le rotte in tabella e che tutte le loopback siano raggiungibili:
A questo punto, le interfacce sono tutte correttamente numerate e funzionanti; OSPF è configurato, le loopback sono tutte quante propagate e correttamente raggiungibili. È il momento di iniziare a configurare i TE tunnels, ma questo lo vedremo nel prossimo post! 👋